Cambio del Comandante

Gorgonzola
Cambia il comandante
Raggiunto l’organico completo, finanzieri, appuntati e sottufficiali alla Brigata di Gorgonzola viene anche assegnato un nuovo comandante che andrà a rilevare il maresciallo Berti.
Con la nuova gestione le cose cambiano e secondo il mio parere in peggio. L’ambiente diventa meno cordiale.
Il maresciallo Leone (nome di fantasia) che subentra a Berti ha un carattere molto diverso dal suo predecessore. Credo fosse di origine pugliese. Fa pesare il suo stato a tutto il personale dimostrando distacco e freddezza nel rapporto umano. A me personalmente incute un senso di disagio. Fa il pendolare tra Milano e Gorgonzola, non effettua alcun trasloco. Di mattina arriva verso le ore 9.00, alle 12.00 ritorna a Milano per rientrare il pomeriggio alle 17.00 per poi lasciare l’ufficio intorno alle 19.00/20.00 di sera. Questa abitudine crea del malumore al personale che smonta dal servizio alle 18.00. Specialmente i militari ammogliati che vorrebbero raggiungere le loro famiglie a servizio ultimato. Invece sono costretti ad aspettare la sua decisione di renderli liberi. E’ consuetudine infatti al termine di una giornata fare il rapporto quotidiano delle operazioni compiute dai militari in servizio.
Perde un sacco di tempo ad organizzare il piano servizi per la Brigata. Maniaco dell’ordine, nella sua scrivania si vedono ben allineate matite penne, fogli, registri ecc. Vorrebbe accentrare tutto su di se l’organizzazione e la gestione del Reparto ma ad un certo punto si rende conto che non è possibile e quindi comincia a delegare qualche incarico ad altri. Io devo prendere la gestione della tenuta del registro di servizio. Lui appone solamente la firma al mattino quando entra in ufficio. Questo documento è molto importante nel nostro ambiente. Indica per ogni militare le attività giornaliere che deve compiere, se deve andare in pattuglia su strada, in qualche azienda, in fabbrica. Viene indicato il nominativo, l’orario, il luogo e il tipo di servizio il tutto avallato dalla firma del comandante. Anche in ufficio è costretto a farsi aiutare da uno scrivano per la gestione di tutte le pratiche amministrative che incombono sul reparto. A differenza di Berti che dimostrava competenza e tutti noi facevamo capo a lui per avere delucidazioni in materia fiscale-tributaria il maresciallo Leone non vuole sentire parlare di argomenti del genere, svicola con mille scuse e non dà mai un consiglio professionale. Non ho mai capito quale fosse il suo reparto di provenienza. Forse non ha le basi necessarie per dare consigli e direttive in tal senso. Succede che a volte viene di ispezione alle pattuglie specialmente quando si trovano in qualche azienda. Si limita solamente ad apporre l’annotazione al nostro foglio di servizio e se magari qualcuno di noi gli prospetta qualche quesito tributario accampa una serie infinite di scuse per svignarsela immediatamente senza dare la soddisfazione di esprimere un qualche parere da parte sua sui problemi che sorgono durante le verifiche fiscali.

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