Corso Oli Minerali

Brescia
Al corso oli minerali
Secondo la mia idea avrei voluto dedicarmi ad espletare funzioni mirate nel settore tributario e fiscale presso le aziende. Questa era un’attività che mi attraeva più delle altre. Del resto forse era quella che dava maggiori soddisfazioni sotto l’aspetto professionale. Ci si doveva confrontare con persone preparate professionalmente: amministratori, ragionieri, commercialisti, avvocati. Si era stimolati quindi a tenersi aggiornati con le leggi, i decreti, le risoluzioni, le normative tributarie e fiscali ecc. Mi sarebbe piaciuto affiancare certi colleghi con più esperienza di me e apprendere la tecnica di cui erano dotati. Niente di tutto questo. Ero impiegato invece in mansioni totalmente differenti. Avevo una certa avversione su tutto quello che concerneva il settore degli oli minerali. Forse sbagliavo, ma in quei momenti la mia idea e la mia volontà era quella di essere impiegato diversamente. Il problema era dovuto al fatto di essere assegnato ad una sezione che si occupava tra le altre cose anche di reprimere le frodi sui prodotti petroliferi.
Col tempo tuttavia e con l’esperienza maturata, ho saputo apprezzare anche questa forma di attività e non nascondo di aver ricevuto anche gratificazioni sia all’interno dell’amministrazione che al di fuori di questa. Sembrava comunque una maledizione che mi perseguitava non riuscivo a togliermi di dosso questi incarichi. Anzi, a peggiorare la situazione, un giorno sono stato convocato nell’ufficio del comandante del Nucleo il quale mi comunica che sono stato scelto per andare a frequentare a Milano un corso sugli oli minerali della durata di un mese. Lo scopo di questo aggiornamento era di apprendere le tecniche di contrasto e repressione degli illeciti in quel campo. Si trattava quindi di recarsi a Milano, in via Melchiorre Gioia, presso la sede del Comando Legione tutte le mattine per assistere alle lezioni dalle ore 9.00 alle ore 13.00 di tutti i giorni ad esclusione del sabato. Dopo una quindicina di giorni cambiarono gli orari: pomeriggio dalle 14.00 alle 18.00. Questo cambiamento mi causò non poco disagio. Stavo frequentando un corso serale per “ragionieri” presso un istituto bresciano che si svolgeva dalle ore 19.00 alle ore 23 sino al venerdì. Di sabato bisognava andare di pomeriggio dalle 14.00 alle 18.00. Dovetti fare i cosiddetti salti mortali per non perdere queste lezioni. A nulla valse la mia richiesta di essere sostituito al corso che si effettuava a Milano. All’epoca chi si prendeva l’onere di frequentare per suo tornaconto corsi serali non era agevolato per niente nei servizi d’istituto. Bisognava rispettare gli ordini dati.
Nonostante la mia ritrosia nell’eseguire tali incarichi mi ero posto di seguire il corso e di apprendere quanto più possibile quello che insegnava un ingegnere dell’Ufficio Tecnico delle Imposte di Fabbricazione (UTIF); considerato che dovevo confrontarmi spesso con attività legate nel campo degli oli minerali, tanto valeva documentarmi a ragion veduta con tecnica e competenza. L’ingegnere dopo aver dato una panoramica generale sui prodotti petroliferi che nello Stato Italiano erano assoggettati al pagamento dell’imposta di fabbricazione, entra nel merito delle questioni attinenti: la lavorazione presso le raffinerie dislocate nel nostro territorio, lo stoccaggio presso i depositi, il modo di controllare le giacenze, sia fisiche che contabili in questi siti compresi i distributori stradali di carburanti. Nello specifico, il corso spiegava come rilevare una giacenza di prodotto attraverso misurazioni fisiche nei serbatoi per poi raffrontarle con i dati contabili indicati nei registri tenuti dai titolari dei depositi e dei distributori stradali. Conoscere il peso specifico dei prodotti per poter trasformare in litri e in chilogrammi a seconda delle necessità.
Queste operazioni erano necessarie ed importanti, da portare a termine, con una certa preparazione tecnica specifica. Questo perché era necessario stabilire, l’esatto quantitativo, come punto essenziale da prendere a base per eventuali irregolarità sia sostanziali che formali. Riscontrare delle deficienze o delle eccedenze rispetto alle giacenze realmente accertate significava che si dovevano applicare delle sanzioni.
Nonostante quindi le mie avversioni a questo tipo di servizio mi ero impegnato preparandomi a dovere in vista dell’esame di fine corso.
Questo accadde alla fine del mese di tirocinio e ancora una volta sono rimasto deluso della mia valutazione data dalla commissione d’esame. Già una cosa del genere era successa quando frequentavo la Scuola Sottufficiali. Sembrava proprio che per me le valutazioni alle prove d’esame non rispecchiassero la mia effettiva preparazione. In cuor mio ritenevo di ben figurare davanti alla commissione ma come è già accaduto altre volte, i voti migliori sono stati dati ad altri. La mia delusione fu ridimensionata, in parte, in seguito a servizi da me svolti in questo particolare settore.
Le lezioni apprese mi hanno dato la possibilità di agire con precisione ed accuratezza e dimostrare sia al mio ufficio che alla controparte controllata la mia competenza e preparazione al punto tale di ottenere gratificazioni sia dai mie superiori che dai responsabili dei siti ai quali avevo eseguito accertamenti.
Sono stato anche chiamato a tenere brevi lezioni a personale proveniente da diversi reparti sul comportamento da adottare qualora si trovassero a intervenire in materia di oli minerali in particolare nel rilevamento di giacenze presso i distributori stradali di carburanti.
Ricordo che quel giorno avevo anche qualche linea di febbre e nonostante la mia indisposizione ho trovato conforto nel notare che le mie spiegazioni destavano attenzione a coloro i quali erano stati chiamati a partecipare a queste lezioni. Bene ho pensato tra me, almeno sono riuscito a trasmettere ad altri quello che ho appreso al corso frequentato a Milano e soprattutto quello che è stato frutto della mia esperienza.

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