Economie

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Dopo una lunga permanenza in servizi del Nucleo pt di Brescia, non proprio di mio gradimento, nei quali mio malgrado, ho dovuto prestare la mia opera, finalmente sono riuscito ad attraversare il “guado”. Nel senso che anche grazie agli avanzamenti di carriera: maresciallo ordinario, capo, maggiore ed infine maresciallo maggiore aiutante (tre binari con fondo rosso) sono stato inserito in quelle sezioni del reparto di mio gradimento. In questi ambiti ho potuto mettere in pratica la mia insistente voglia di partecipare ad attività specifiche del nostro Ordinamento. Qui la Guardia di Finanza impiega una parte notevole della sua struttura nell’effettuare il controllo di carattere economico-finanziario e tributario ad aziende, imprese, esercizi pubblici, società enti, sparsi in tutto il territorio nazionale. Prima alle dipendenze di militari più anziani ed esperti più di me, poi dirigendo in prima persona con la collaborazione di personale a me affiancato, interventi presso società di una certa rilevanza.
Per poter essere all’altezza di questi compiti mi sono anche preso il diploma di ragioniere. Questo mi ha aiutato molto allorquando mi trovavo ad esaminare voci di bilancio, scritture obbligatorie, documenti contabili, fatture, note conti ecc. Durante questa attività di episodi interessanti ne sono accaduti moltissimi. Ne descrivo alcuni che ritengo significativi non tanto per enfatizzare i risultati ottenuti in termini di violazioni riscontrate ma secondo me importanti per il risvolto umano che appare in certe situazioni.
Mi trovo ad effettuare una verifica fiscale unitamente ad altri colleghi in una importante azienda manifatturiera del Bresciano il cui titolare è una persona nota nell’ambiente cittadino, per avere interessi e partecipazioni in diverse società sia come amministratore che come socio.
In questi casi il nostro intervento nel primo giorno richiede diverso personale ed è orientato ad ispezionare tutti i locali aziendali, gli uffici, i magazzini e i capannoni ove si svolgono eventuali lavorazioni se l’azienda è manifatturiera. Lo scopo di questa azione è quello di raccogliere quanta più documentazione possibile da concentrare nei locali appositamente individuati per il prosieguo della verifica. In questi luoghi si adottano particolari sistemi cautelativi: apposizione di sigilli a porte e finestre al fine di evitare intrusioni non autorizzate. Di tutte queste cautele se ne dà atto in appositi verbali dei quali una copia sarà consegnata al rappresentante legale dell’azienda. Per concentrare quindi la documentazione reperita c’è bisogno di metterla in scatoloni di cartone.
Per essere sicuri che i documenti posti in questi contenitori non siano smarriti o prelevati senza autorizzazioni vengono chiusi con del nastro adesivo e adottate le stesse cautele descritte per la documentazione. Mi stavo accingendo a questo tipo di operazione ed ero in fase di chiusura. Apponevo il nastro adesivo longitudinalmente per chiudere i lembi e poi a croce per maggior sicurezza, secondo il mio modo di vedere. Ad assistere casualmente c’era il responsabile legale della fabbrica il quale vedendomi mettere il nastro adesivo in croce agli scatoloni mi apostrofa: “Maresciallo il modo in cui sta usando il nastro adesivo è sprecato.
Non c’è bisogno di farlo passare a croce basta chiudere i lembi del contenitore. ”Caspita! Mi sono detto: “Come è economico questo imprenditore”. Gli ho dato ascolto e mi sono astenuto di usare il nastro in quel modo. Mentre continuavo ad imballare vedo che il titolare si avvicina e mi chiede: “Maresciallo mi potrebbe offrire una sigaretta?” “Volentieri” gli rispondo “Anzi visto che qua stiamo lavorando da diverse ore che ne direbbe se le offrissi un caffè da prendere in uno dei distributori posti nei locali aziendali”? “Si certo un caffè ci vuole” mi rispose.
Altro controllo dello stesso tenore questa volta in un’altra azienda cittadina.
Stiamo sempre effettuando raccolta di documenti. La ditta che stiamo controllando è una importante azienda manifatturiera metallurgica con diversi dipendenti. La sua figura giuridica è una società per azioni e l’amministratore è un signore di circa 80 anni. Come collaboratori si avvale dell’opera anche dei figli che, se ben ricordo, erano anche degli ingegneri.
Ci siamo chiesti come mai a quella età questo signore dirige ancora l’azienda e non lascia la gestione ai suoi figli che avrebbero compiuto il lavoro senza problemi. Ci viene risposto che è un personaggio molto particolare, accentratore, vuole dirigere personalmente l’azienda. Ogni decisione importante deve essere presa, valutata e approvata secondo la sua volontà. Ammirevole sotto il profilo della tenacia ma così, pensavamo noi, avrebbe causato il malcontento dei suoi figli. Loro però loro non si lamentavano e sottostavano alle sue direttive.
Mentre stavamo esaminando la documentazione da concentrare per il prosieguo della verifica, ci imbattiamo in diversa corrispondenza postale e notiamo che diverse buste erano tagliate all’altezza del francobollo che risultava mancante. Agli impiegati sono stati chiesti i motivi di questa operazione e ci è stato risposto che tutta la corrispondenza passa al vaglio dell’amministratore e quando si accorge che qualche francobollo non reca il timbro di annullo della posta lui lo recupera. Fanno notare inoltre che è il primo ad arrivar in ufficio al mattino e l’ultimo ad uscirne.
Nonostante la sua età dimostra una lucidità eccezionale. Di corporatura snella, statura superiore alla media, fisico asciutto, veste in un modo che non sembra proprio un dirigente aziendale. E’ proprio vero che non è l’abito che fa il monaco.
Nel corso della verifica, qualche volta, ho il piacere di fare conversazione con lui , ed in una di queste esordisce con questa affermazione: “Vede maresciallo devo prendere io le decisioni più importanti per l’azienda. L’ho creata io e nonostante abbia i figli ingegneri ancora non cedo a loro le redini. Sono io che mi preoccupo di ogni minima cosa che accade qui dentro. Ci vuole la massima attenzione perché tutto proceda per il verso giusto. L’azienda deve rispettare molte regole: operative, amministrative, fiscali, la concorrenza, rispettare gli ordini e i pagamenti ecc. Lo sa Maresciallo che gli interessi bancari corrono anche il giorno di Natale? Per cui niente deve essere improvvisato, ma tutto deve seguire un ordine prestabilito.”
Sono rimasto colpito da questo personaggio. Forse si pensa che il suo comportamento sia esagerato ma sono convinto che la ricchezza economica di un territorio come quello bresciano sia dovuto anche a uomini come questo amministratore.

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