Giuramento

Giuramento
Il tanto sospirato giorno è arrivato, gli esami, il campo estivo, le esercitazioni di pratica di comando sono finiti, tutto è andato bene.
Siamo schierati nel piazzale della Scuola in attesa che abbia inizio la cerimonia del Giuramento di fedeltà alla Repubblica.
Finalmente lo stato di “allievo” termina per diventare, quello per cui abbiamo aspirato tanto per ben undici mesi.
Tutto il battaglione al completo è schierato nel campo sportivo della Scuola: Comandante, varie autorità invitate per la circostanza, i familiari degli allievi, per quelli che hanno avuto la fortuna di averli vicini, tutti gli istruttori: ufficiali e sottufficiali.
La cerimonia formalmente ricorda quella avuta a Predazzo quando fui nominato finanziere.
In questo caso però avviene la consegna dei gradi da “vicebrigadiere” da appuntare sulla divisa, sul berretto si applicherà il fregio dorato e il nastro “mille righi” la particolare fascia che circonda il copricapo.
Ora possiamo tranquillamente far parte della categoria dei Sottufficiali. Si parte dal grado appena ricevuto sino ad arrivare alla qualifica massima di Maresciallo Aiutante. Ci vorrà tutta una carriera!
Una cosa gradita è che dopo la cerimonia abbiamo la possibilità di raggiungere i nostri cari per un periodo di licenza finalmente dopo tanto trambusto.
Ho la soddisfazione di presentarmi a casa in divisa estiva con addosso i gradi. Mi sento euforico. Per la fretta di arrivare a destinazione alla Stazione Termini di Roma faccio il biglietto per il treno più veloce: il famoso Pendolino. Viaggio in prima classe come un signore, orgoglioso della mia uniforme e del mio stato.

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